Personalmente la considero più una filosofia di lavoro, che un “modus
operandi”.
A pari di qualsiasi disciplina, che deve essere imparata, necessita di una curva
di apprendimento certamente operatore dipendente.
Lavorare al microscopio significa, “mettere a nudo” tutti i difetti, gli errori,
le incertezze, del nostro operato, obbligandoci giornalmente ad una continua
autocritica:
non è possibile”rimuovere” dalla nostra mente le immagini di un lavoro mal
riuscito, e poiché ci viene richiesto dal giuramento di Ippocrate di lavorare
“secondo scienza e coscienza ...” siamo continuamente esposti al nostro
giudizio, a quello dei nostri collaboratori … ed infine a quello del paziente!
Basta infatti collegare una telecamera al nostro mezzo ottico … un televisore
… ed ecco che improvvisamente il dentista o il chirurgo orale non è più colui
di cui ti devi fidare… perché non riesci a vedere cosa ti fa ….
Lavorare al Microscopio è un atto di umiltà, di coraggio … e di trasparenza!
Non ci si può nascondere, trincerare dietro i “ vediamo poi …” “aspettiamo …”,
“teniamo sotto controllo...”, niente omissis … solo correttezza nel rapporto
medico - paziente … e naturalmente professionalità.
Quindi “lavorare al microscopio” non significa “utilizzare il microscopio”, ma
qualcosa di molto più importante:
l’essere votati al continuo miglioramento di noi stessi e del nostro operato,
grazie alla possibilità di una sempre più attenta e precisa valutazione del
risultato del nostro lavoro.
autore: Dott. Massimo Mazza ...(un grande maestro).
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