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Immagine del redattoreDr. Maurizio Signorini

Un intervento salva vita, poco conosciuto e troppo poco consigliato e praticato.

Aggiornamento: 5 mar 2022


Uvulo palato plastica

La chirurgia funzionale del palato molle rappresenta nel contesto della patologia delle Apnee Ostruttive nel Sonno il trattamento risolutivo d'elezione nelle prevenzione di ictus e infarto.

Il “rimodellamento chirurgico” del distretto velopalatino viene essenzialmente definito come uvulopalatoplastica, all’interno però di tale denominazione si racchiudono un insieme di tecniche chirurgiche e non.

La funzione sfinterica del palato molle, con la chiusura del rinofaringe, gioca un ruolo importante sia durante la deglutizione che durante la fonazione.

L’uvuolo palato plastica trova indicazione quando un completo iter diagnostico per l’OSAS ha rilevato una situazione di media/severa gravità (indice di apnea>20) ed ha riconosciuto come uno dei siti ostruttivi proprio l’orofaringe per l’impegno di un palato molle particolarmente ptosico e/o ipertrofico.

La chirurgia viene vivamente consigliata quando: 1) è manifesta una sonnolenza diurna inabilitante, riconducibile a russamento ed apnee ostruttive; 2) sono rilevate oltre 20 apnee per ora di sonno; 3) durante le apnee si verificano disturbi del ritmo cardiaco; 4) durante il sonno si verificano importanti desaturazioni di ossigeno del sangue arterioso (P<85%); 5) nei casi di russamento anche senza apnee ma con sonnolenza diurna (upper airway respiratory syndrome - UARS).

La tecnica a cui si fa riferimento, a seconda del grado di gravità dell'ostruzione, prevede due tipologie d'intervento che utilizzano entrambe sorgenti laser specifiche.

La tecnica chirurgica attraverso la quale il velo palatino viene rimodellato, per asportazione dell'eccesso attraverso laser a CO2; utilizzata nei casi più gravi .

La tecnica non chirurgica attraverso la quale si stimola la muscolatura del velo palatino a recuperare tono muscolare (vedi immagine sopra), attraverso la biostimolazione delle fibre muscolari mediata da aplicazione laser, non a contatto, mediante laser a diodi o ND- Yag; utilizzata nei casi meno gravi ma comunque invalidanti.

Questa tecnica spesso risolutiva rappresenta un'alternativa alla CPAP (Continuous Positive Airway Pressure), con la quale il pz dovrebbe diversamente convivere, durante il sonno, per il resto della vita.





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