La medicina cinese e l’agopuntura quale suo presidio terapeutico, si sviluppa nel II millennio a.c.
e si organizza e struttura nel III-II secolo a.c.
L’occidente è entrato in contatto con l’agopuntura e la medicina tradizionale cinese fin dall’antichità, ma solo nel corso del XVII secolo vennero edite in occidente delle traduzioni di testi di medicina cinese a cura di medici europei, in particolare olandesi e tedeschi.
In Italia l'agopuntura viene introdotta nel secondo dopoguerra del secolo scorso e inizia a diffondersi a partire dagli anni sessanta-settanta, ad opera di cultori della materia, legati soprattutto alle scuole di agopuntura francesi (grazie ai canali scientifici e culturali aperti dai loro rapporti coloniali); ma solo negli anni ottanta si sviluppano rapporti di collaborazione scientifica con scuole di agopuntura europee e in particolar modo con quelle anglosassoni.
In Italia l'agopuntura è regolata dalla FISA (federazione italiana delle soc. di agopuntura), può essere applicata solo da medici per i quali esiste in seno agli ordini provinciali di categoria, un registro specifico d'iscrizione. Dal 1999 la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici e degli Odontoiatri, ha istituito una borsa di studio per la miglior tesi di laurea in medicina e chirurgia avente come argomento l'agopuntura.
La banca dati bibliografica on line, più grande e più utilizzata del mondo, MEDLINE, a febbraio 2020 riportava 7215 riferimenti bibliografici dedicati all’agopuntura. I centri ASL presso i quali si può trovare un ambulatorio di agopuntura sono in Italia 122, distribuiti in tutte le regioni.
Principi d’azione
Per l'agopuntura, funzioni fisiologiche e psichiche, sono concepite in mutuo rapporto dinamico. L'agopuntura quale "parte" degli atti terapeutici della medicina tradizionale cinese, si basa sull'osservazione del paziente e sullo studio dell'evoluzione del quadro clinico.
Questa visione d'insieme che permette di cogliere sintomi iniziali di disarmonia delle funzioni fisiologiche prima che compaiono patologie conclamate, definisce l'agopuntura quale medicina preventiva.
Nell'antica Cina era per tanto, diffusa la pratica di intervenire sul paziente in condizioni di buona salute allo scopo di evitare l'insorgere delle malattie e solamente il medico mediocre curava il paziente quando si era già ammalato. Differentemente da quanto avviene in medicina occidentale, lo scopo dell'atto medico non è quello di debellare direttamente il fattore patogeno (ad es. il batterio in una malatia infettiva), ma di riportare l'equilibrio all'interno dell'organismo, ripristinando le difese organiche e il trofismo generale e permettendoli di neutralizzare con le sue forze l'agente patogeno.
I punti di agopuntura, sono distribuiti su 12 meridiani (canali) detti regolari e su altri 2, detti vasi extra; per un totale di 361 punti.
La stimolazione degli agopunti, percorrendo le vie del sistema nervoso periferico e centrale, raggiunge i centri che regolano le funzioni somatiche, viscerali e psicoemotive. Questa stimolazione, può avere effetto sedativo, tonificante o riquilibrante a livello dei vari apparati.
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